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domenica 17 aprile 2016

BATTAGLIA di DREPANUM (navale)
 DREPANUM BATTLE (naval)



Drepanum 249 a.C. La flotta punica (sinistra) tende un'imboscata a quella romana, destra, che, in linea di fila, cercava di entrare nel porto di Trapani (il seno in alto a destra).
La squadra di Aderbale, ammiraglio cartaginese, già volge le prue verso le quinquireme romane che mostrano il fianco indifeso.

Troverai qui l'antefatto dell'epico scontro!


Qualcosa va storto, la flotta punica non riesce a coordinare bene i movimenti, le tattiche di speronamento puniche non hanno il successo sperato ed alcune navi si trovano coinvolte in una disperata lotta per la vita! A sinistra, l'ammiraglia di Aderbale, in fiamme e con una falla (vedi tappo blu, usato come segnalino) viene abbordata. A destra un'altra pentera cartaginese si trova in difficoltà, in fiamme, imbarca acqua e viene abbordata da una agguerrita trireme romana. Per vendetta le faran prendere fuoco!


 I romani, mostrando inattese capacità marinare, riformano una linea di battaglia, e sfruttando l'indecisione punica, si lanciano all'attacco. Le unità cartaginesi cadono un abbordaggio dopo l'altro, alcune senza essere nemmeno riuscite a volgere la prua al nemico (in una specie di capo Matapan della prima guerra punica).


Situazione sulla destra cartaginese, ultimo turno, il povero Aderbale è finito ai pesci con la sua ammiraglia (o forse è bruciato, non si sa cosa gli sia capitato prima).  Si vedono alcuni feroci abbordaggi in corso, alcune unità puniche, hanno già ammainato i colori (bandierine rosse) e si sono arrese ai determinati fanti di marina romani.


Sulla sinistra cartaginese è andata un po' meglio, un paio di unità cartaginesi hanno aggirato il fianco romano, colando a picco una pentera avversaria. Un'altra unità romana è stata affondata ed è rimasta a galla come relitto (segnalino con le onde). Sulla estrema sinistra i grappini di arrembaggio uniscono in un abbraccio mortale una ammiraglia di squadra romana ed una unità avversaria. Entrambe le navi sono in fiamme. Quattro unità cartaginesi sono preda di guerra romana (bandierine rosse).


Situazione alla fine della partita. I romani hanno catturato 2 triere nemiche, 5 pentere ed affondata una terza, raggiungendo le proprie condizioni di vittoria. I cartaginesi hanno affondato 3 unità nemiche, alcune navi romane sono a malpartito, ma l'obiettivo cartaginese di 11 nemici catturati o affondati appare chimerico. I pochi punici in grado di farlo alzano le vele e dirigono verso il mare aperto lasciando alcuni compagni a lottare per la vita su navi in fiamme ed in procinto di affondare, (alcune tenute a galla solo dai grappini di arrembaggio) a volte agganciate ad unità romane anch'esse in fiamme e/o in procinto di affondare. Più che Ben-Hur, sembra un bell'episodio di Asterix...

VITTORIA ROMANA


Conseguenze (alquanto ucroniche): persa la flotta con l'esercito sopra, Cartagine non può più difendere Trapani che si arrende dopo 6 mesi di assedio. Lilibeo ancora resiste, ma la guarnigione è comprensibilmente demoralizzata. Il povero Aderbale, per sua fortuna, non è sopravvissuto alla battaglia. Il Sinedrio cartaginese è molto contrariato di non avere sottomano qualcuno da abbacinare e crocifiggere per il disastro.

A Pulcro viene tributato il trionfo navale. Dai rostri tiene un memorabile discorso che comincia con la famosa frase: "Visto? Ve lo avevo detto che avevo ragione io e non quei maledetti polli!". Il Senato gli dedica una colonna rostrata che viene posta nel Foro, vicino a quella di Caio Duilio. Verrà rieletto console nel 248.
Nel 1878 la Regia Marina gli dedica la corazzata monocalibra Claudio Pulcro.

La Claudio Pulcro in navigazione nel 1883.

Il regolamento utilizzato per questa bella serata di gioco è "Fleet of Battle" di James Roach, espansione amatoriale del più noto "Pulse of Battle" di Brent Oman, con modifiche e regole della casa del sottoscritto (già alla terza revisione). Lo scenario originale si trova sul sito di Roach.

Che dire dell'esito della battaglia? Qui abbiamo il commento a caldo dell'ammiraglio Falco, ehm, Pulcro:
"Diciamo che a Pulcro e' uscita bene la primissima carta: Manovra. Così si è girato e ha fatto fronte al nemico. Lo diceva lui che i polli poteva anche mangiarseli, che per quello li aveva imbarcati."

Certamente, ma penso anche che l'elemento determinante siano stati più i fanti delle legioni di marina imbarcati, che i polli sacri.
Il regolamento è "card driven", cioè pilotato da un mazzo di carte. La primissima manovra fallita ha messo in seria difficoltà i punici. Inoltre i cartaginesi hanno pagato la loro inesperienza. La flotta romana é una noce molto dura da rompere. Il nostro Falco aveva già conosciuto in una precedente incarnazione da cartaginese quanto fossero tosti i romani. Quindi sapeva già cosa fare: abbordare il nemico e lasciare la parola al freddo acciaio.

Senz'altro la serata è stata molto godibile sia per i partecipanti sia per l'arbitro, quindi penso proprio verrà riproposta. Con un altro scenario, ovviamente :)

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